Dopo la Pioggia

Dopo la pioggia

Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
E’ bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede – questo è il male –
soltanto dopo il temporale.
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta
questa sì che sarebbe festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.

Gianni Rodari

Cari bambini e care bambine dell’IC 1 Udine, vi dedico oggi questi versi di Gianni Rodari. Molti e molte di voi avranno sentito, svegliandosi stamattina, che, non lontano da qui, gli uomini non sono riusciti a far pace prima della guerra. E’ una notizia triste, che ci colpisce. Alcuni/alcune di voi provengono dalle zone interessate dalla guerra: a questi e a queste, non importa di quale nazionalità essi siano, il mio e il nostro abbraccio.

A tutti e a tutte dedico questi versi, perché in questi versi c’è quello che la scuola vi insegna: i vostri docenti e le vostre docenti quotidianamente si impegnano a insegnarvi a fare la pace prima della guerra. 

Certo, nessuno di noi può impedire con un gesto quello che sta accadendo poco lontano da noi. Ma ciascuno di noi può impegnarsi a “fare pace” e a “essere pace”, a scuola e a casa. Come?- mi direte – Pace e guerra sono cose da grandi! E invece no…La pace è anche nei piccoli gesti e nelle parole: si costruisce giorno dopo giorno fin da bambini… Siete e fate pace se evitate il litigio con i compagni e cercate il confronto, siete fate pace se rispondete con gentilezza agli adulti, siete e fate pace se rispettate le regole, siete pace se vi prendete cura dei più piccoli, siete e fate pace se nelle vostre parole non c’è mai astio e nei vostri gesti non c’è violenza, siete e fate pace se non ingannate, siete e fate pace se rispettate gli altri e il mondo in cui vivete…

Questo il nostro e il vostro impegno, perché nel futuro si possa festeggiare un mondo di uomini e donne che facciano la pace prima della guerra.

Maria Elisabetta Giannuzzi