Strategie comuni ai tre ordini di scuola

La crescente complessità delle classi, all’interno delle quali sono sempre più spesso presenti casi di disabilità, di disturbi specifici dell’apprendimento, di problematiche dovute al disagio sociale e/o alla presenza di studenti non madrelingua, mette in luce la necessità, da parte della scuola, di adottare una didattica che non lasci indietro nessuno.

È questo il compito della cosiddetta didattica inclusiva il cui scopo è quello di rispondere positivamente ad ogni rischio di esclusione.

Nel rispetto di una progettualità didattica orientata all’inclusione che vada, quindi, incontro alle esigenze di tutti e di ciascuno, la Scuola è chiamata ad adottare una didattica creativa, adattiva, flessibile e il più vicino possibile alla realtà, superando ogni rigidità metodologica, agevolando così l’attuazione di risposte funzionali ai diversi bisogni educativi.

Ciò avverrà organizzando gli ambienti di apprendimento e le attività in modo da permettere ad ogni alunno di partecipare alla vita di classe e all’apprendimento nella maniera più attiva e autonoma possibile e adottando strategie, metodologie e strumenti in relazione ai bisogni educativi di tutti.

I criteri che guidano l’azione didattica dei docenti dell’Istituto, comuni ai tre ordini di scuola, e le impostazioni metodologiche di fondo, che sottendono ai vari interventi educativi e formativi, tendono a:

1. Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.

2. Attuare interventi adeguati nel rispetto delle diversità.

3. Favorire l’esplorazione e la scoperta (metodo scientifico).

4. Predisporre un clima scolastico accogliente, equilibrato e cooperativo, attraverso un’azione diretta di educazione alla solidarietà, all’empatia, alla responsabilità e proponendo esperienze significative che consentano agli alunni di lavorare esercitando in prima persona la cooperazione, l’autonomia e la responsabilità.

5. Incoraggiare l’apprendimento cooperativo, sia all’interno del gruppo classe sia nei piccoli gruppi.

6. Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere e sviluppare l’autonomia nello studio.

7. Realizzare percorsi laboratoriali, in sinergia con il territorio, considerando quest’ultimo una preziosa risorsa per l’apprendimento.

8. Applicare le strategie legate alle nuove tecnologie (TIC) che permettono di trasformare l’aula scolastica in uno spazio virtuale più ampio, favorendo la comunicazione all’interno della classe e l’attività di ricerca.

9. Avviare azioni di recupero delle difficoltà, di supporto del percorso scolastico per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni (secondo quanto esplicitato nel PTOF annuale dell’Istituto)

10. Favorire lo sviluppo delle capacità creative, logiche ed organizzative; l’acquisizione e il potenziamento dei contenuti delle discipline; lo sviluppo del ragionamento logico necessario alla gestione delle informazioni; la capacità di progettazione e di organizzazione del lavoro

11. Coinvolgere le famiglie e altri soggetti pubblici e privati, operanti sul territorio quali interlocutori dei processi di inclusione scolastica e sociale.

12. Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (strumenti compensativi e misure dispensative)

13. Promuovere sempre di più l’alfabetizzazione informatica per favorire lo sviluppo delle capacità creative, logiche ed organizzative.

14. Predisporre gli spazi scolastici (o ambienti disciplinari, dove come ambiente si intende non solo quello spaziale, ma soprattutto quello relazionale) per facilitare lo svolgimento delle attività didattiche.